Il Pifferaio Magico
Con Michelle Fantasia, Giovanni Lucini, Federico Lotteri, Mattia Maffezzoli
Adattamento e Regia di Giovanni Lucini
Dai 3 anni, durata 70 minuti
Venditori di aringhe, Mercanti delle Fiandre, Gatti e Topolini…
Eccoci nella ricca e medioevale Hamelin con il Pifferaio Magico!
Grazie al Pifferaio gli adulti comprenderanno ciò che è importante: i bambini!
E li vedranno tornare…
GUARDIAMO AL FUTURO!
La leggenda del Pifferaio di Hamelin continua ad affascinare e rimane tutt’oggi avvolta nel mistero, ed è questa voglia di sondare questo mistero per trarne valore e significato che ci ha spinto a sceglierla.
Alla leggenda così come ce l’hanno raccontata i fratelli Grimm abbiamo aggiunto un lieto fine come lo scrittore inglese dell’ottocento Robert Browing suggerisce.
Ciò non tanto per dare comunque un lieto fine, come si confà a una fiaba che si rispetti, ma per poter trarre qualcosa in più dalla storia.
L’accento è posto sulla relazione necessaria e virtuosa che intercorre tra i bambini e gli adulti.
I bambini hanno bisogno degli adulti per crescere e avere un futuro, ma anche gli adulti hanno bisogno dei bambini per costruire e vedere un futuro.
Se gli adulti dimenticano i bambini, se li perdono, dimenticano il loro stesso futuro, perdono il senso stesso della loro vita.
Come narra la leggenda, l’eccessivo attaccamento alle cose, il non mantenere le promesse, una certa avarizia di attenzioni e una carenza di spazio per l’affettività rivolta verso i bambini e i ragazzi, può portare a perderli, ed è solo l’esperienza del vuoto dato dall’assenza dei bambini che porterà gli adulti di Hamelin a ravvedersi e ad acquisire la consapevolezza di ciò che è veramente importante.
Gli stessi bambini sono (salvati) ricondotti ad Hamelin da altri bambini; nel mistero della leggenda potrebbero non tornare più, ma in un certo senso, ritornano quando percepiscono che qualcosa è cambiato.
È come se la circolarità e continuità della vita si ricostituisse e un’armonia infranta si ricomponesse.
E il Pifferaio, dal nostro punto di vista, è magico in quanto svolge la funzione di intermediario diventando il catalizzatore che con il suo agire permette il cambiamento e questa ricomposizione.
La leggenda/fiaba è narrata dal punto di vista dei bambini, ma anche dal punto di vista degli adulti e le due visioni si intrecciano continuamente.
La leggenda è datata 1284 ma, quando una storia ha radici profonde, ciò che è raccontato come “Un tempo…”, come “Un allora…” perde questa connotazione temporale diventando attualissima e presente.
Il valore essenziale e universale contenuto nella storia torna a risplendere.
Gli ingredienti da noi usati per raccontarla sono gli stessi che ci contraddistinguono: possibilità di vivere dall’interno le storie grazie al coinvolgimento diretto, scoperta del senso dell’avventura, possibilità di giocare e scoprire cose nuove e un gran divertimento per tutti.
Vogliamo anche questa volta cercare di restare fedeli a un nostro motto: “Vivere le Emozioni dal Vivo!”