Il Brutto Anatroccolo
Con Francesca Biffi, Michelle Fantasia, Federico Lotteri, Giovanni Lucini
Adattamento e Regia di Giovanni Lucini
Dai 3 anni, durata 70 minuti
Un grande viaggio alla scoperta del proprio posto nel mondo e della propria bellezza.
Uno spettacolo divertente e denso di poesia, di sorrisi e di emozioni!
Offre al bambino il grande messaggio che sicuramente diventerà un magnifico cigno, sicuramente troverà chi è simile a lui.
CHE GRANDE VIAGGIO!
Il Brutto Anatroccolo è una tra le più belle fiabe di Hans Christian Andersen.
Una storia di animali come lui amava molto scrivere e dove trasfondeva tutta la sua poesia e poeticità.
A noi piace immaginarlo bambino mentre, solo, passeggia sulle sponde di un ruscello, errando nel cuore e nella mente, fantasticando un mondo che poi avrebbe trasposto nella stesura delle fiabe.
Si pensa che il Brutto Anatroccolo parli della bruttezza e della diversità, potremmo anche dire che parli della bellezza, non vista, presente in noi e della peculiarità unica che abbiamo.
Il Brutto Anatroccolo è un grande viaggio alla scoperta della propria vera identità, la ricerca del proprio posto nel mondo e la ricerca della propria bellezza interiore.
Una bellezza sempre presente in noi ma che, alle volte, è oscurata e che le difficoltà, affrontate e superate, possono dare occasione di far risplendere.
È un percorso che il Brutto Anatroccolo, come il bambino, deve fare in solitudine e dove le situazioni e gli eventi esterni che lo contrastano diventano necessari per attivare il processo di ricerca e di crescita.
Che un bambino possa sentirsi a volte un Brutto Anatroccolo è comprensibile, ma a chi non è mai capitato, almeno una volta, a qualsiasi età, di sentirsi un Brutto Anatroccolo?
La fiaba trasmette una grande speranza e fiducia nel futuro e può ricordare a chiunque che il cigno dentro di noi è lì che aspetta… basta non dimenticarselo!
Abbiamo creato uno spettacolo avvolgente e denso, dove poesia e divertimento si fondono, dove partecipazione e ascolto si alternano, passando da una suggestione all’altra, da un sorriso ad una emozione.
Da “Donne che corrono con i lupi” di Clarissa Pinkola Estés
“È una storia fondamentale, psicologica e spirituale: fondamentale nel senso che contiene una verità così basilare per lo sviluppo umano che senza l’integrazione di questo fatto il progresso ulteriore è precario…”